
Pratiche agronomiche sostenibili
Ecco le piccole grandi azioni che fanno la differenza
Essere produttori di vino biologico significa fare della sostenibilità un filo conduttore della vita d’azienda. Da dove inizia per noi questo percorso? Dal vigneto. È proprio fra i nostri filari che si concretizzano alcune piccole e importanti pratiche agronomiche fondamentali per ridurre sempre di più l’impatto ambientale della nostra attività agricola e per valorizzare la filosofia che ci contraddistingue.
Qualche esempio? Portiamo avanti una gestione alternativa del sottofila in vigneto, con un’erpicatura meccanica eseguita da macchine spollonatrici che possono essere regolate anche per tagliare l’erba. In questo modo otteniamo un inerbimento completo del vigneto, non solo nella porzione del sottofila. Un’altra pratica che utilizziamo in 47 Anno Domini e che favorisce la sostenibilità è la defogliatura precoce: genera un impatto positivo sulla qualità dell’uva e la rende più esposta ai raggi del sole. Anche la concimazione azotata è un sistema di nutrizione della vite sostenibile, che secondo il principio dell’asporto e della restituzione consente di favorire la crescita vegetativa della pianta. Si tratta di una pratica diversa rispetto a quella adottata in convenzionale e in campo usiamo prodotti organici provenienti solo da allevamenti biologici che migliorano la fertilità del terreno.
In biologico anche la potatura è molto importante: la eseguiamo con attenzione per evitare sovraccarichi di gemme e generare quindi una vegetazione più equilibrata e semplice da gestire.
Prestiamo molta attenzione anche alla gestione degli insetti buoni/cattivi, utilizzando degli attrattivi naturali per generare confusione sessuale in quelle specie di insetti potenzialmente dannosi per i vigneti.
In biologico, vista l’assenza di sostanze e mezzi chimici, queste e altre piccole azioni diventano fondamentali. Quello che per altri può essere di secondaria importanza, per 47 Anno Domini è attenzione quotidiana.